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giovedì 9 febbraio 2017

Chi ben comincia #15 - Upton Girl, di Raffaella V. Poggi

Buongiorno readers,
uno degli ultimi acquisti che ho fatto al mercatino dell'usato è stato Upton Girl, di Raffaella V. Poggi, in un'ottima condizione e ad un prezzo irrisorio, potevo lasciarlo li?




Titolo: Upton Girl
Autore: Raffaella V. Poggi
Editore: Newton Compton
Data di pubblicazione: 29 febbraio 2016
Pagine: 416
Prezzo: 9,90 € (0,99 € ebook)
Link Amazon: http://amzn.to/2kIcL29


Irriverente, sensuale, inaspettato. Ti prende il cuore e te lo strappa dal petto

Jackie è una ragazza del jet set americano, disposta a tutto pur di salvare il padre e quel che resta del suo impero. È per questo che non esita a prestarsi al gioco in cui la coinvolge un ricco e ambiguo finanziere, desideroso di sperimentare molto in fatto di sesso... Jackie cede al suo ricatto e, pur non dimostrandoglielo, è incredibilmente eccitata dai loro incontri, tanto da trasformarsi lentamente in una bambola nelle sue mani. Ma anche le bambole hanno un cuore e quello di Jackie pian piano torna a battere. Fino al giorno in cui il suo passato, che pensava di essersi lasciata alle spalle, non si ripresenta, gettando un’ombra scura sul suo futuro.



Capitolo 1

Un rospo da ingoiare 
Jacqueline scivolò giù dal letto per trascinarsi in bagno. Controllò le occhiaie della notte insonne riflesse nello specchio.
Una sottile paura le impediva di compiere i soliti banali e quotidiani gesti, scossa com'era da un intimo tremore che le vibrava dentro.
Era una sensazione nuova vibrare, tremare... esistere.
Come ogni mattina fece la doccia, si asciugò e scelse con più cura del solito gli abiti dell'armadio. Le dita tremavano leggermente mentre abbottonava la madreperla iridescente dell'elegante pantalone blu, vestigia di un passato fatto di agi e boutique. Infilò la giacca del completo sopra la camicia di seta impalpabile e raccolse i folti capelli biondi pettinandoli con le mani. Quasi con fatica riuscì ad annodarli nella coda.
Richiuse dietro di se' lo spesso portone a vetri e si fermò sulle scale ad aspirare una boccata d'ossigeno prima di immergersi in una New York avvolta dall'aria tersa del mattino.
"Avanti, Jacki, fatti forza", si disse e si strinse il soprabito al petto come se dovesse affrontare una tormenta. Purtroppo la tempesta era dentro di lei. Da qualche settimana. Da quando tutto era precipitato.
Tutto insieme.
Il calmo immobilismo in cui trascinava le sue giornate era stato scosso dall'ennesimo terremoto. Questa volta il compo era stato durissimo, aveva quasi perso suo padre.







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