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giovedì 19 maggio 2016

[Blog tour + Giveaway] Eleinda 2 - La formula dell'immortalità, di Valentina Bellettini

Buongiorno booklovers,
il post di oggi ospita la seconda tappa del blog tour di Eleinda 2, La formula dell'immortalità, di Valentina Bellettini ed edito da Nulla Die.
I lettori più attenti forse si ricorderanno della Cover Reveal che ho pubblicato qualche mese fa e della recensione spoiler free del primo capitolo della saga Eleinda, che trovate QUI.



Il legame empatico tra Eleonora e il drago Indaco impedisce ai due di stare lontani l'una dall'altro. Al tempo stesso, nemmeno lo scienziato dottor Brandi è disposto a rinunciare a quella che ritiene essere una sua creazione. Lontano dal laboratorio della European Technology studia la formula per un nuovo esperimento, una strategia che gli permetta di riprendersi Indaco: intervenire sul DNA del drago, stavolta causando una mutazione; renderlo debole, inoffensivo, mortale. Umano.
L'amore impossibile tra Eleonora e Indaco si fa reale, ma a quale prezzo? E cosa ne sarà di Alessandro, l'amore umano che fatica a decollare?
Tra drammi e turbamenti, Eleinda ha anche una missione da compiere: il regno dei draghi è impaziente di risorgere. Hanno vissuto solitari per millenni, ma qualcosa li sta richiamando... 
Il viaggio tra le antiche leggende continua, di pari passo con la scoperta dei sentimenti umani. Perché i sogni non vanno sottovalutati: possono essere pericolosi.



L'autrice:
Valentina Bellettini è nata nel 1983 a Rimini. Dopo il suo primo libro “Profumo d’incenso” (2008, Giraldi Editore) e qualche racconto diffuso gratuitamente online, si dedica completamente alla serie urban fantasy/sci­fi “Eleinda”, edita da Nulla Die: precedono questo volume “Eleinda – Una leggenda dal futuro” (2014) ed “Eleinda Prequel – La vita prima della leggenda” (2015, disponibile come ebook gratuito). Gestisce il blog Universi Incantati, dove si occupa, tra gli altri, di autori emergenti.


Il blogtour prevede 7 tappe, per farvi meglio conoscere Eleonora, Indaco ed il loro magico mondo:

18 MAGGIO
Divoratori di Libri – Post introduttivo + incipit

19 MAGGIO
Mille e un Libro – Luoghi del romanzo
*-*-* Sweety Reviews – Intervista all’autrice *-*-* 
Libropatia – “Draghi e Uomini” Estratti dal capitolo cruciale

20 MAGGIO
Le Mele del Silenzio – Schede dei Personaggi
Fantasticando sui Libri – Playlist dei Personaggi
Viaggiatrice Pigra – Speciale sul drago Indaco

21 MAGGIO
Atelier di una Lettrice Compulsiva – Draghi e Leggende

22 MAGGIO
La Fenice Book – La Soundtrack del Libro
Every Book Has its Story – Speciale sulla dragonessa Alizarina

23 MAGGIO
The Book Lawyer – Intervista al dottor Brandi
Leggendo Romance – Intervista a Eleonora Giusti

24 MAGGIO
Emozioni di una Musa – Recensione
Tutta Colpa dei Libri – Dreamcast + Estratti
Universi Incantati – Booktrailer


Per la mia tappa, vi propongo l'intervista all'autrice, Valentina Bellettini, buona lettura!

Ciao Valentina, iniziamo dal principio.
Raccontaci un po' di te e di come è nata la tua passione per la scrittura.
Ciao Valentina e ciao a tutti i lettori di Sweety Reviews!
Più che l’amore per la scrittura, è stato, all’inizio, l’amore per l’inventare storie. Fin da bambina immaginavo situazioni, avventure, trame che iniziavo e continuavo nei giorni successivi, parlando con personaggi e muovendomi in luoghi che erano solo nella mia testa. Finché, a scuola, ho conosciuto la lettura e la scrittura. Già da allora amavo le storie fantastiche, le favole e i libri; degli oggetti di culto, per me! Tantissime volte, alle elementari, ho cominciato a scrivere l’incipit di alcune trame sui quadernoni, sperando un giorno di trasformarli in libri. Erano storie che parlavano di animali parlanti e solo ora mi rendo conto che non è che sia poi così cambiata in tutti questi anni, insomma, il drago Indaco in Eleinda “parla” con la ragazza quando i due entrano nella parallela “dimensione infinita”! Se possibile, mi sento come se ora avessi più fantasia di prima. O forse mi sento così perché non ho più paura di mostrarla… non che da bambina l’avessi, ma sicuramente durante l’adolescenza e le scuole superiori avevo delle resistenze; troppe volte ho dovuto fare i conti con la realtà! In ogni caso, anche in quel periodo non ho mai smesso di sognare la pubblicazione e inventare nuove storie. Da adulta, la realtà è infine diventata mia alleata: me ne servo per trasmettere messaggi, la uso come pasta modellante per delle storie di fantasia, e talvolta mi aiuta a esorcizzare paure ed eventi passati. La scrittura è la mia libertà; la mia aria.

Quali sono le tue letture preferite? Quali sono i generi che ti attraggono di più?
Leggo qualsiasi storia che abbia almeno una briciola di fantastico, soprannaturale, o magico. Non necessariamente fantasy o fantascienza; potrebbe essere anche una narrativa mainstream macchiata di fantasia. I generi che mi attraggono di più, comunque, sono l’urban fantasy, il distopico, i viaggi nel tempo, i tecno-thriller, e perché no, anche lo steampunk. Mi ritegno una lettrice onnivora, perché spazio dai saggi alla narrativa non di genere, dal thriller all’avventura, dai romanzi classici alle fiabe. Ma ho un po’ di riluttanza verso i gialli e i rosa! Ad ogni modo, l’importante, per me, è che la trama sia il più originale possibile: durante la lettura voglio volare, e anche riflettere. Un po’ come cerco di fare io con le mie storie!

Arriviamo all'incontro con Eleonora e Indaco. Come nasce la saga di Eleinda? Coma mai hai voluto raccontare una storia con co-protagonisti i draghi?
Eleinda, in realtà, era nato come romanzo autoconclusivo. Ma non sono stata capace di staccarmi dai suoi personaggi! Avevano ancora tanto da raccontare, ed è così che Eleinda si è trasformata in una serie che prevede almeno di arrivare fino a quattro volumi. Il primo volume “Eleinda – Una leggenda dal futuro” era nato dal mio bisogno di sfogo nei confronti della società attuale (società del 2006, figuriamoci adesso!), così materialista e dipendente dalla tecnologia e dal progresso da essersi dimenticata della semplicità delle cose e dell’autenticità dei sentimenti. Il drago Indaco è la creatura che arriva come un’ancora di salvezza nella vita della solitaria Eleonora, ma è lui stesso spaesato, creato innaturalmente in laboratorio e in un tempo che non gli appartiene. I due s’incontrano, si aggrappano l’un l’altra, e partono in un viaggio che non è solo fuga o avventura, ma è soprattutto un viaggio spirituale alla scoperta di loro stessi. Nel volume successivo, “Eleinda 2 – La formula dell’immortalità” i protagonisti devono affrontare nuove prove, sempre più dure, e se prima potevano contare l’una sull’altro, ora devono imparare a camminare da soli, fare conto con nuovi sentimenti… Eleinda è un percorso di formazione, un’evoluzione per i protagonisti e per i rapporti tra loro; mi piace scavare nell’animo umano (anche in quello dell’antagonista!), tirando fuori tutte le sfumature che ci caratterizzano. Come co-protagonisti ho poi scelto i draghi perché sono da sempre le creature fantastiche che più mi affascinano: se esistessero vorrei un drago come Indaco e condividere con lui ogni mio segreto, ogni turbamento, ogni più sottile pensiero! Sono creature sagge e potenti, e approfitterei della loro presenza per volare via da una situazione scomoda o affidarmi alla loro forza nel caso in cui avessi bisogno di protezione. Di tanto in tanto mi sento un po’ drago anch’io…

Molti romanzi (fantasy e non) sono ambientati all'estero, specialmente per i giovani autori. Come mai hai scelto di ambientare la saga di Eleinda in Italia?
Perché sono italiana! XD Amo il mio Paese, non vorrei vivere in nessun’altro luogo (a parte, forse, il Giappone) e penso davvero che non dovremmo invidiare nulla a nessuno: abbiamo radici profonde con la nostra storia, opere d’arte antichissime, menti originali, brillanti (a parte i politici, gli unici che rovinano l’Italia!), in fatto di luoghi abbiamo tutte le varietà possibili, e pur con gli ultimi stravolgimenti, anche il clima è piuttosto mite. Sono italiana e orgogliosa di esserlo, nonostante tutto. Riconosco che siamo fin troppo accomodanti, e che piuttosto che agire tendiamo a lamentarci. La mia generazione e quelle a venire devono imparare a rimboccarsi le maniche e combattere; un po’ come Eleonora. Non potrei ambientare le mie storie all’estero: è l’Italia che ha bisogno di rialzarsi. Inoltre, la nostra cultura è ben vista dagli stranieri: siamo noi i primi a snobbarci, guardiamo sempre oltreoceano pensando che i sogni si avverano solo da quella parte, ma io spero e voglio credere che non sia così. Poi ancora, scrivo dell’Italia perché è il Paese che conosco meglio, e la prima regola per ogni autore è: scrivere ciò che si conosce, sapere di cosa si sta parlando (o far credere di saperlo ;)).

Nel raccontare le avventure di Indaco e Eleonora, ti sei ispirata a qualche tuo viaggio?
Sì, ecco, amo l’Italia ma amo anche viaggiare! Scoprire nuovi posti e realtà diverse dalla nostra. Molti dei luoghi in cui sostano Indaco ed Eleonora li ho visitati di persona: Capo Verde mi ha ispirato la scena del relitto arenato sul fondo del mare, o il contrasto dell’arida terra col candido deserto di Viana; in Messico ho vissuto sulla mia pelle la nuotata dentro un cenote (specchio d’acqua sotterraneo dove anche con la muta si ha freddo!) e lo stupore dei siti archeologici di Tulum e Chichén Itzà; a Cuba ho scoperto la passione della danza… Poi vorrei un giorno poter visitare anche gli itinerari che i miei personaggi hanno visto senza di me, Grecia e Scozia per citarne alcuni. Come giustamente dicevi nella domanda precedente, Eleinda è ambientato in Italia, a Milano per la precisione, e anche questa è una città che ho visto di persona (ho soggiornato una settimana per seguire un laboratorio di scrittura della Mondadori) ma solo dopo che avevo già scritto il primo volume; infatti in “Eleinda 2 – La formula dell’immortalità” emergono molti più dettagli! Ho visitato anche Roma (è mia la meraviglia di Eleonora quando esce dalla metro e si ritrova il Colosseo davanti!), mentre Saturnia mi ha ispirato con le sue pozze termali. C’è anche un capitolo dedicato a Rimini, la mia città (criticatissima! Eppure non mi muoverei da qui), e un aneddoto su Lugo, in provincia di Ravenna, dove svolgo la mia attività di commercio ambulante nel mercato settimanale del mercoledì. La mia realtà contamina la fantasia…

Quanto è durata la ricerca di informazioni e leggende sul mondo dei draghi? E' stata difficile o hai trovato subito le tue "fonti"?
La prima stesura di Eleinda risale al 2006, dunque non mi ricordo quanto tempo impiegai a trovarle! Sui draghi ci sono un’infinità di leggende, e tra tutte quelle che ho scoperto ne ho trattate solo alcune. Ogni volta che ne scelgo una, poi vado in cerca di approfondimenti su altri siti; confronto le informazioni e ci aggiungo del mio in base alle esigenze del caso. Questa fase di ricerca iniziale è per me molto stimolante in termini di fantasia, e più leggo leggende più ne leggerei! Ecco perché non so dirti quanto tempo impiegai: può darsi persino qualche mese! Sono così avida di storie che quando ne trovo di così affascinanti sono come una droga per me. Comunque, certe leggende sono piuttosto comuni e famose (vedi Nessie), mentre altre sono andata a scovarle in lingua inglese, tipo quella del drago bianco nel Lago di Chavonnes (Alpi Svizzere) o la mitologia della specie in Albania.

Infine, quali progetti editoriali hai per il futuro? Avremo un Eleinda 3?
Certamente: è tutto nella mia testa (e negli appunti) devo solo mettermi a scriverlo! Poi a Eleinda 3 è strettamente legato Eleinda 4, che è sorto quasi in contemporanea e anzi, talvolta ha sovrastato il terzo! Qualche mese fa avevo detto che il quarto sarebbe stato l’ultimo della serie, ma qualche giorno dopo mi è sorta l’ispirazione per delle nuove avventure guardando semplicemente un’immagine trovata in rete. Nel caso in cui decidessi di scrivere un altro capitolo dopo Eleinda 4 potrebbe trattarsi di un nuovo ciclo… Vedremo! Ad ogni modo, anche se Eleinda sta monopolizzando la mia creatività e attenzione, ho in cantiere altri progetti tra storie di fantasia e un saggio autobiografico romanzato sull’endometriosi, malattia che mi ha invalidato per due anni, fisicamente ed emotivamente. Sarà dura parlarne, ma voglio farlo per essere di sostegno a chi sta passando la stessa cosa.

Spero vi sia piaciuta l'intervista! Associato al blog tour l'autrice ha organizzato un giveaway in cui regala una copia autografata del libro, non perdetevi questa splendida occasione!

Il giveaway dura dal 18 fino al 25 maggio. Il giorno dopo il vincitore sarà contattato personalmente dall’autrice, che provvederà al conteggio dei punti.
Le regole per partecipare sono:

Obbligatorio:
- Essere Follower di TUTTI i blog aderenti all'iniziativa
- Commentare ogni data del blog tour (lasciando l’email nel commento)
- Mettere il like alla pagina Eleinda su Facebook.

Facoltativo (serve per accumulare punti extra):
- Mettere il like sul Sito di Eleinda
- Seguire l’autrice su Twitter
- Mettere il like nella pagina Facebook di Universi Incantati (blog dell’autrice)
- Condividere l’evento su Twitter
- Iscriversi alla newsletter “Eleinda Books” (in questo modo si riceve subito in omaggio l’ebook del prequel della serie!)


a Rafflecopter giveaway


Chissà chi sarà il fortunato vincitore. In bocca al lupo a tutte!




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4 commenti:

  1. Bellissima intervista..ho scoperto cose che è bello sapere di chi c'è dietro al libro :-)

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Mi fa sempre piacere sapere che siete passati di qui, con un piccolo commento o un semplice saluto.